Covid-19, Fase 2: come cambia la mobilità?

Grazie alla piattaforma Mobility DataLab creata insieme Octo Telematics, azienda leader mondiale dei sistemi satellitari per gli autoveicoli, Infoblu ha continuato ininterrottamente a fornire uno scenario aggiornato sulla mobilità in tutto il Paese, sia nelle aree urbane sia sulla rete autostradale.

Durante il periodo di lockdown nazionale iniziato il 10 marzo, abbiamo assistito a un calo significativo e sempre più in picchiata delle percorrenze rispetto al periodo antecedente l’emergenza.

I transiti nelle aree urbane ed extraurbane hanno continuato a diminuire costantemente in tutto il Paese: secondo i dati di percorrenza forniti dal nostro Mobility DataLab, auto e motocicli hanno percorso il 70% dei chilometri in meno rispetto alla fase pre-lockdown, soprattutto in autostrada. Invece, il traffico dei mezzi pesanti, che erano autorizzati a transitare anche nei giorni generalmente vietati per consentire la circolazione delle merci, è diminuito del 30%. In questi giorni, è stato peraltro dimostrato da un’indagine Nielsen che il lockdown ha fatto esplodere l’e-commerce, producendo due milioni di nuovi consumatori e alimentando di conseguenza il traffico merci.

Naturalmente, con l’inizio della Fase 2, i dati registrati a partire dal 4 maggio hanno mostrato un’inversione di tendenza. La circolazione dei veicoli leggeri è aumentata subito del 70% rispetto al periodo di lockdown, anche se resta ancora inferiore del 40% rispetto al periodo pre-virus. 

Per quanto riguarda i veicoli pesanti, si registra invece un dato conforme al periodo precedente, ovvero il 30% in meno. La quantità di tir in circolazione, quindi, è la stessa della Fase 1 e, probabilmente, per vedere come le riaperture avranno effetto sulla movimentazione delle merci dovremo aspettare ancora qualche giorno. 

Le settimane a venire saranno decisive per confermare o smentire il rialzo dei flussi di mobilità. I prossimi dati potrebbero risentire di molti fattori, soprattutto a livello urbano. Potrebbero, per esempio, essere influenzati dalla risposta agli incentivi statali per la mobilità alternativa o, dall’altro lato, dalle difficoltà di accesso e dalle possibili resistenze emotive all’utilizzo dei trasporti pubblici. 

Più in generale, la graduale riapertura di altre attività e un possibile allentamento delle norme comportamentali per i cittadini, potrebbero generare nuove interessanti informazioni. Di contro, l’ombra di un nuovo lockdown potrebbe rimescolare completamente le carte e fornire dati del tutto inaspettati.

Continuare ad analizzare e interpretare l’andamento del traffico, intanto, ci aiuterà a capire come stanno cambiando il nostro Paese e le nostre vite. Ogni giorno, sul sito lab.octotelematics.com, mettiamo i nostri dati al servizio delle imprese e delle amministrazioni pubbliche affinché possano gestire i flussi di mobilità e trovare soluzioni sempre più adeguate per mettere in sicurezza veicoli e passeggeri. 

#nessunosimuovemegliodinoi